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Inviato da avatar Laura Puppato il 19-06-2013 alle 11:56 Leggi/Nascondi

Il consumo di suolo e la cementificazione sono i mali del nostro territorio e causa del degrado del nostro paesaggio. Fino ad ora il dissesto idraulico e/o geologico è entrato a far parte delle cronache per il tempo sufficiente a registrare le vittime e i danni prodotti. Ora dobbiamo invertire la rotta, intervenendo preventivamente e, laddove la prevenzione risulti impossibile,  valutando i rischi per risanare il territorio anche con l'individuazione di sostegni economici atti ad eliminare l'edificazione inopportunamente concessa in ambiti ad altissimo rischio idraulico. La stagione dei condoni è conclusa.

Abbiamo ancora bisogno di cemento? No. Al paesaggio va riconosciuta la rilevanza di bene insostituibile e non riproducibile; di conseguenza ogni intervento di trasformazione deve essere finalizzato a mantenere ed innalzare le qualità esistenti. Gli spazi verdi interni alle città sono luoghi di particolare pregio per il benessere delle persone, in particolare minori e anziani; inoltre, opportunamente alberati, riducono gli effetti e i danni respiratori e allergenici causati dalla notevole quantità di anidride carbonica e dagli  altri gas tossici. Gli interventi di concentrazione edilizia a danno degli spazi verdi residui nelle città vanno disincentivati in ogni modo, anche determinando a priori, una percentuale minima di territorio a verde e libero che tenga conto delle raccomandazioni dell'Unione Europea.  Le nuove infrastrutture devono essere progettate per il minor impatto e la migliore riqualificazione, con adeguato inserimento nel paesaggio. Qualunque abuso alle norme edilizie ed ambientali nelle città, deve essere punito con adeguata severità, senza deroghe.

Questo tema è inserito nella "sezione parlamentare" in quando da anni si discute di una normativa precisa su questo argomento. Attendo in questo senso proposte che provengono da amministratori locali che stanno disegnando lo sviluppo delle loro città, associazioni ambientaliste che hanno a cuore la difesa del territorio e del paesaggio, comitati di cittadini impegnati contro la cementificazione.

Laura Puppato

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