Ma scusate, in UK non si chiama matrimonio, eppure c'è uguaglianza. Per me si può chiamare in qualunque modo, vorrei solo che non ci si dovesse impuntare su una parola. Alla fine la cosa importante sono i diritti e i doveri. Se si chiama "Pippo" non è fondamentale. Anche perchè così togli l'unico motivo di contrarietà (che già è assurdo di suo) di chi non è d'accordo. E se vuoi fare una mediazione tra quello che è già presente in Parlamento (ci sono ben 3 progetti di legge), la cosa su cui puoi fare un po' di gioco è proprio la parola "matrimonio".
Insomma, immaginate lo scenario in cui nessuna proposta passa perchè lo si vuole chiamare per forza matrimonio. Ecco, diciamo che forse è meglio concentrarsi sui diritti e doveri più che sul nome.