Buongiorno, senatrice
Ringrazio Lei è tutti i colleghi che hanno aderito all'iniziativa di mettere a disposizione questo strumento partecipativo dalle grandi potenzialità. Ora, affinchè da potenziale diventi effettivo ed efficace, si rende necessaria una vasta opera di divulgazione sì che il numero dei soggetti registrati e partecipanti attivi diventi significativo. Se e in che modo ognuno di noi possa aiutare a divulgare l'utilizzo di questo strumento, potrebbe essere oggetto di proposta. Una certa attenzione, io la farei anche nell'approfondire chiaramente l'informazione su chi, dove e come gestirà tutti i dati che l'utente inserisce in applicazione, dai dati identificativi a, ovviamente, i dati che attengono le proprie convinzioni politiche, civili, religiose o altro. Per chi come me conosce bene l'uso improprio che si potrebbe fare dei dati nei database e delle infinite informazioni possano fornire, non è affatto indifferente l'attenzione su chi poi materialmente avrà l'onere di gestirli e credo sia un'informazione che, per una leale e collaborativa partecipazione, vada anch'essa opportunamente divulgata. A riguardo La informo che prima di iscrivermi ho verificato su internet chi fossero i soci della Fondazione RCM di Milano, chi fossero e quale estrazione avessero i componenti dell'organo d'amministrazione e di quello di garanzia, come pure quale gruppo societario vi fosse dietro I.net. Ho ritenuto vi fossero sufficienti garanzie sul rispetto dell'utilizzo dei dati per i soli fini partecipativi di democrazia diretta per cui la piattaforma è nata: per questo ho deciso di iscrivermi qui, mentre, diversamente, ho ritenuto non presentasse medesime garanzie altro famoso blog. Ecco, francamente, ritengo sia un aspetto da sottolineare. So che molti fruitori della rete non hanno neanche idea di quali siano i rischi potenziali di un utilizzo improprio dei dati personali e sensibili, ma io penso che una democrazia responsabile si debba preoccupare di renderli edotti sui rischi e anche sulle migliori metodologie da adottare per prevenirli.
Un cordiale saluto e buon lavoro,
Barbara