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Inviato da avatar Mario Sartori il 06-12-2013 alle 18:33 Leggi/Nascondi

caro Riccardo,
dobbiamo a tutti e a te in particolare una risposta quando dici "temo che gli stessi gestori della piattaforma l'abbiano abbandonata al suo destino ...".
Ci chiami in causa, e giustamente, per la crisi che l'iniziativa sta attraversando e che, ti assicuro, abbiamo monitorato giorno per giorno, ora per ora, sin dai primi sintomi di criticità. Abbiamo sviluppato il riepilogo delle proposte (in testa al "Diario della Partecipazione") per facilitare la partecipazione e tenere il gruppo dei partecipanti più informato e motivato possibile, in attesa che (finalmente) decollasse quel meccanismo del feed-back politico-parlamentare che è alla base dell'iniziativa e del Patto Partecipativo.

Tra le cose che abbiamo ritenuto indispensabile fare - erano i primi giorni di settembre e le criticità erano già evidenti (tutti abbiamo visto che non era solo colpa dell'agosto!) - è stata proprio l'apertura di questa discussione dalla quale, da voi tutti, sono venuti spunti molto importanti per tarare meglio la piattaforma, facilitare la partecipazione e finalizzarla meglio agli obiettivi di ricaduta nell'attività del Parlamento.
Nel frattempo, insieme al Laboratorio di Informatica Civica abbiamo tenuto d'occhio le statistiche della piattaforma (in particolare sull'area LiquidFeedback): alcuni elementi di analisi li abbiamo presentati al workshop "I CODICI (software) DELLA DEMOCRAZIA" e successivamente approfonditi (anche se non presentati) in occasione della "Conferenza Nexa su Internet e Società 2013: Internet e Democrazia" (vedi slide, dalla 25° in poi, allegate a questo post di Fiorella De Cindio).
Presto potremo condividere con voi queste analisi per approfondire il dibattito che avete avviato e per decidere insieme dove e come intervenire per trovare il miglior assetto (in particolare nella struttura delle sezioni e nel settaggio delle policy).

L'obiettivo sarà quello di trovare soluzioni che non penalizzino la partecipazione esperta di chi si è impegnato a capire gli strumenti o di chi ha proposto contenuti impegnativi ma oggettivamente meno popolari, senza però nemmeno mettere alla porta coloro che vogliono dire la loro con modalità un po' più easy o anche solo essere aiutati nel creare interesse e comunità intorno alle loro iniziative.

C'è poi il tema-chiave dei parlamentari e della loro 'scarsa' presenza e attività sulla piattaforma ma anche della difficoltà e delle timidezze a far conoscere le opportunità che TuParlamento offre ai cittadini di aprire un dialogo con alcuni parlmentari (ne riferivamo già nel post di settembre ed è stato oggetto di vostre osservazioni).

Sul versante politico del progetto non ci resta che lasciare la parola ai promotori  che vi riferiranno direttamente, oltre che delle difficoltà che ha creato il clima politico e parlamentare in questi mesi, delle iniziative che sono in atto in queste settimane per rinserrare le fila dei parlamentari su TuParlamento, per acquisire nuovi aderenti, proporre nuovi temi nella sezione 'nel Parlamento' con un approccio omogeneo.
Tocca a loro in particolare dirci qual è la prospettiva e quali i traguardi di TuParlamento nel 2014. Su questa base, faremo insieme una seria riflessione, ci rimboccheremo le maniche per uscire da questa sofferta fase di  prima sperimentazione e per comprendere come utilizzarlo in modo piu' appropriato e sostenibile per tutti.

Mario Sartori
Direttore Fondazione RCM

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