Sono una ricercatrice della Sanità pubblica. E nonostante tutto sono riuscita a fare cose significative. Certo ci vogliono determinazione, impegno e passione ma anche condizioni favorevoli a contorno. A partire dalla considerazione di cui la Ricerca, in un paese avanzato, industrializzato come il nostro che siede ai consessi dei paesi più importanti al mondo, deve godere. Non a parole ma nei fatti. Il che significa anche fondi e “non penalizzazioni”.
In Italia la bocciofila (con tutto rispetto per il ruolo anche sociale che riveste) non paga l’Imu (argomento caldo in questo periodo). Gli edifici dove operano i laboratori di ricerca sì.
Si può correggere questa stortura o “distrazione del legislatore”? Io credo che si debba e per questo ho presentato, con altri colleghi, un apposito emendamento al decreto legge n.35/2013 (c.d decreto sblocca debiti) perché questa pecca venisse sanata.
L’emendamento non è stato accolto ma questo aspetto dovrebbe essere incluso nel riordino promesso dal Governo sull’Imu. Vigilerò attentamente perché questo avvenga.