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Inviato da avatar Claudio Caprara il 25-06-2013 alle 12:17 Leggi/Nascondi

Decidiamo di cosa parliamo, perchè scuola, ricerca, sono cose diverse dall'acquisto e utilizzo di una suite per l'ufficio o di un sistema operativo.

1 - la legge funziona, se la p.a. funziona, qui un esempio. 
http://www.lffl.org/2013/06/bolzano-annuncia-il-passaggio.html?m=1

2 - A mio parere non è compito della p.a. fare ricerca, spetta alle università e alle imprese. La p.a. deve gestire bene ed economicamente il suo lavoro.  Io, impresa, do il 64% del mio guadagno alla p.a. e questa dovrebbe spendere soldi per farmi concorrenza ? mi suona male.

3 - Per fare questo (gestire bene le proprie attività) ci sono soluzioni open adeguate per certi usi (scrivania, siti web, centralini, ) e ci sono soluzione open che se applicate su volumi significativi creano qualche problema.
Non ho mai visto una gestione di 13mila computer in ambiente linux ma in ambiente windows sì, e so che funziona e specialmente nei db server non vedo spesso archivi con miliardi di record e migliaia di transazioni orarie che non siano Oracle o Microsoft, sicuramente altre soluzioni ci sono, ma non vorrei diventare un "fu mattia pascal" per colpa di un db server non proprio affidabile. 

Concludendo:

1 le norme per l'adozione del software libero, ci sono. Se qualche cosa va migliorata occorre agire su quella norma o su circolari attuative.

2 lo sviluppo delle soluzioni software nella p.a. può e deve cambiare grazie alla rete che collegherà tutti gli uffici pubblici e consentirà utilizzi diversi anche dei software attuali. (vedi ad esempio fattura elettronica, il servizio è centralizzato e con 1 sola applicazione vengono serviti tutti gli enti pubblici )

3 La politica non deve sostituire la tecnica, gli ingegneri hanno i loro compiti che devono svolgere con perizia e coscienza, non sta al politico stabilire la dimensione di un pilastro in cemento armato, semmai sta a lui stabilire a che altezza deve arrivare il fabbricato, ma i calcoli li deve fare l'ingegnere in assoluta libertà, perchè l'edificio deve stare in piedi, non deve soddisfare le voglie di una parte o di un'altra.

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