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Inviato da avatar Andrea Coletta il 25-06-2013 alle 10:37 Leggi/Nascondi

L'obbiettivo della legge non deve limitarsi a dire alle PA dove e come devono andare a comprare software.

Bisogna che si parta dalla formazione nelle scuole creando persone capaci di usare lo strumento software in modo approfondito con capacità di "astrazione" senza limitarsi a diventare esperti di un prodotto specifico (open o closed che sia).

Se le PA fossero spinte a creare un network di tecnici informatici (igegneri, programmatori...) che creino e utilizzino strumenti in una logica open-source, non vedo dove sia il problema. Qualora dovesse esistere un software solo closed questi tecnici potrebbero in modo collaborativo creare una loro soluzione open e ridistribuirla a tutti gli altri. Esistono già degli istituti di ricerca che operano a fianco della PA (CINECA, ex CASPUR, CILEA) e che potrebbero aiutare in questa direzione. Bisogna che si faccia una scelta chiara e netta di investimenti a lungo termine. 

Comunque devo ancora capire quali sono i software open che sul lungo periodo siano piu' costosi. 

Tutti gli uffici pubblici potrebbero tranquillamente passare d MS Office a Open(Libre)Office, perchè non lo fanno? Perchè gli si da la possibilità di non cambiare? per pigrizia? non lo so.

Qualsiasi cosa venga fatto dal software chiuso puo' essere fatto con software open già esistente, o puo' essere fatto modificando software open già esistente, bisogno solo creare un meccanismo che lo permetta in modo efficiente.  

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